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Se Berlusconi diventa Papa

Publicato su "La Voce del Savuto" di Novembre 2002

Pubblicato su "La Riviera" di Siderno n. 35 del 31 agosto 2003

       Oggi vi voglio raccontare le ultime novità sull’ascesa di Berlusconi, che ha cominciato la sua carriera cantando sulle navi e adesso è diventato capo del governo.

         E’ noto che il presidente del consiglio dei ministri attualmente in carica, onorevole Silvio Berlusconi ha dichiarato che è disposto a sacrificarsi e a fare il presidente della repubblica. Ma a certe condizioni: solo se si farà la riforma presidenzialista, per cui il presidente della repubblica sarebbe anche capo del governo. 

Il senatore di Forza Italia Antonio Gentile, eletto nel collegio di Cosenza, ha proposto di assegnare a Berlusconi il premio Nobel per la pace per l’anno 2002, per i suoi meriti nell’opera di conservazione dalla pace: l’ingresso della Russia nella NATO, la cancellazione dei crediti dell’Italia verso alcuni paesi poveri, la risoluzione del sequestro dei palestinesi nel convento dei francescani di Betlemme e altro.

  Non contento di tutto ciò, ed incoraggiato da tali precedenti, l’onorevole Berlusconi ha dichiarato, nel corso di un’intervista concessa a un folto gruppo di giornalisti amici, che intende proporre la propria candidatura a papa, in occasione del prossimo conclave, che egli ritiene ormai non molto lontano, vista l’età dell’attuale pontefice. L’annuncio è stato accolto da un fragoroso applauso e dall’invocazione “Silvio!, Silvio!, Silvio! …”. Il giornalista Emilio Fede si è subito avvicinato a Berlusconi e, in un gesto bene augurale si è inginocchiato e gli ha baciato l’anello. 

Subito i giornalisti presenti hanno cominciato a subissare di domande il presidente del consiglio. Alcuni hanno manifestato l’opinione che l’opposizione politica certamente cercherà di distorcere il senso di questa generosa iniziativa, che tende a mettere al servizio della chiesa universale l’esperienza di un grande imprenditore, anche rispolverando l’ormai vetusto tema del “conflitto d’interessi”. 

Berlusconi ha chiarito la propria strategia ed ha anticipato parte del programma che intende attuare nel corso del suo pontificato, principalmente riportando in auge il dogma dell’infallibilità papale, che i suoi predecessori hanno scarsamente utilizzato. Innanzi tutto, subito dopo l’elezione a papa cambierà il Codice di Diritto Canonico nella parte in cui impedisce che venga eletto papa un uomo sposato, in modo che nessuno possa dire che egli è incompatibile con la carica, anche perché si è sposato due volte.

Poi emanerà un’enciclica con cui stabilirà che non esiste conflitto di interessi tra il Berlusconi imprenditore  proprietario di reti televisive e di giornali e il Berlusconi Pontefice. Se eventualmente qualcuno dovesse sostenere che un papa non può essere proprietario di una squadra di calcio, venderà il Milan a suo fratello Paolo. 

Tutti i giudici che oseranno accusarlo saranno dichiarati “giudici comunisti” e saranno scomunicati.

Comunque i problemi con la magistratura dovrebbero automaticamente estinguersi, poiché egli diventerebbe un “capo di stato estero”. Inoltre sarebbero applicabili a suo favore le norme dei patti lateranensi, il cui rispetto è garantito dal loro richiamo nella costituzione italiana.

Applicherà metodi nuovi nel governo della chiesa, a partire dalla logica dello spoils-system, verranno cioè epurati tutti i vescovi e i cardinali scomodi, e ne verranno nominati di nuovi di provata fedeltà al capo della chiesa, con contratto triennale, e la cui riconferma sarà subordinata alla valutazione dei risultati raggiunti. 

Per entrare nelle chiese bisognerà pagare il biglietto. Non è concepibile che la gente entri gratis per usufruire di un servizio che ha dei costi di gestione. Poi saranno stabiliti dei ticket per usufruire dei vari servizi (battesimi, comunioni, recita del rosario, confessione, ecc.). Per aumentare le entrate della chiesa saranno incluse delle pause nella messa, in cui saranno inseriti degli spot pubblicitari. I parroci diventeranno dei manager, e per espletare degnamente il proprio ministero potranno utilizzare una macchina di servizio consona al loro nuovo ruolo (preferibilmente una BMW o una Mercedes) il cui costo sarà detraibile dalla dichiarazione dei rediti, come per gli altri imprenditori. 

         Sarà avviata una revisione delle sacre scritture, alla luce della nuova cultura d’impresa che pervaderà tutta la chiesa. Innanzitutto verrà cancellato dal vangelo (Luca 19, 45-46; Matteo 21, 12-13; Marco 11, 15-17) l’episodio in cui Gesù scaccia i mercanti dal Tempio, poiché non vi sono prove storiche che ciò sia veramente avvenuto. Probabilmente questo è un passo apocrifo inserito nel vangelo da amanuensi eretici comunisti, che volevano utilizzare la religione per fini politici.

Altre revisioni saranno necessarie, anche perché molti passi della Scrittura contrastano con le ricchezze lecitamente accumulate da Berlusconi con l’aiuto della Provvidenza. Ciò è dovuto probabilmente alle successive traduzioni dall’ebraico, dall’aramaico al greco, al latino, che nel corso dei secoli hanno stravolto il significato originale. Così ad esempio la frase del vangelo di Luca 18, 25 “E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio” sarà sostituita con quest’altra: “E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un giudice entrare nel regno di Dio”. 

Alla fine della riunione i presenti, sollecitati dal futuro papa,  hanno spontaneamente intonato un Alleluia! sulle note dell’inno di Forza Italia.

 

 

Elenco articoli

     Concettina

1   Addebiti Telecom

2   Prezzi con I.V.A.

3   Una nuova parabola

4   Trasporti ferroviari

5   Giustizia e potere politico

6   Sul cambio di moneta

7   Lavori pubblici

8   Gli aneddoti su Richelieu e
     i politici del tempo presente

9   Se Berlusconi diventa papa

10 Radio e televisione:
     due mondi che non si
     incontreranno mai

 




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