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Trasporti ferroviari

Publicato su "La Voce del Savuto" di Ottobre 2001

 

       Oggi vi voglio raccontare qualcosa sui trasporti. Non vi parlerò della attuale crisi del trasporto aereo conseguente alla paura del terrorismo. Né dell’incidente accaduto all’ereoporto Linate di Milano a causa del mancato funzionamento, per motivi burocratici, del radar di terra. Ma, molto terra terra, del trasporto ferroviario. E precisamente della stazione delle Ferrovie dello Stato di Cosenza.

            Quella di Cosenza è una stazione di recente costruzione, di concezione moderna, spaziosa e comoda. Di solito siamo abituati a vedere ed a frequentare edifici pubblici progettati male e male costruiti. La stazione di Cosenza invece sembra essere stata progettata in modo razionale e funzionale. L’unico aspetto negativo è costituito dal fatto che si trova lontano dal centro, praticamente in campagna. Le stazioni ferroviarie, in generale, sono state costruite tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, alla periferia delle città. In seguito le città sono cresciute e le stazioni si sono venute a trovare in pieno centro. Si veda ad esempio la vecchia stazione di piazza Matteotti. Si sarebbe potuto demolire la vecchia stazione e costruire al suo posto la nuova. L’attuale stazione invece, per il posto in cui è stata costruita,  è, e resterà sempre, una stazione di campagna, difficilmente raggiungibile a piedi. Ma è comunque dotata di un grande parcheggio sotterraneo al servizio dei viaggiatori. Ed è appunto di questo che voglio parlarvi.

            Non vi parlerò dello stato di abbandono di questo parcheggio, né della sua sporcizia. Cose di cui tutti voi potete rendervi conto se vi degnerete di farci una visitina.

            C’è invece una cosa di cui non tutti si accorgono a prima vista, ed è il collegamento tra il parcheggio sotterraneo ed il sottopassaggio. Attualmente il viaggiatore che deve partire dalla stazione di Cosenza, arrivato in macchina, parcheggia nel parcheggio sotterraneo. Poi, trascinandosi dietro i bagagli, deve salire in superfice, poi, sempre trascinandosi dietro i bagagli deve scendere nel sottopassaggio, ed infine, sempre trascinando i soliti bagagli, deve salire al marciapiede da cui partirà il treno. Analoghe salite e discese devono essere fatte, in senso inverso, dal viaggiatore in arrivo.

            Forse vi stupirà sapere che una parte di queste salite e discese può essere evitata perché il parcheggio sotterraneo è direttamente collegato con il sottopassaggio. Chi ha progettato la stazione di Cosenza ha ben pensato ai percorsi che devono fare i viaggiatori ed ha appunto previsto un collegamento diretto tra parcheggio e sottopassaggio. E come mai i viaggiatori non se ne sono mai accorti e continuano a fare su e giù per le scale? Semplicemente perché la burocrazia ferroviaria, che sempre burocrazia è, invece ha ben pensato di sbarrare il percorso tra parcheggio e sottopassaggio con una cancellata metallica.

            Perché lo avranno fatto? Forse per motivi di sicurezza; per evitare che chiunque potesse accedere ai binari dal parcheggio senza essere visto. Ma così facendo si creano disagi ai viaggiatori, che sono quelli che pagano il biglietto e mantengono le ferrovie.

            Se veramente sussistono questi motivi di sicurezza la ferrovia potrebbe mettere del personale a sorvegliare l’ingresso del sottopassaggio. Risolvendo così il problema della sicurezza senza provocare disagi ai viaggiatori.

            Si dirà che il personale costa. Ma bisogna però tenere presente che la ferrovia ha molto personale in esubero. Tutti gli amministratori e dirigenti delle Ferrovie dello Stato piangono sul fatto di avere personale in soprannumero che non può essere licenziato. Allora un po’ di questo personale potrebbe essere impiegato per controllare il varco tra il sottopassaggio e il parcheggio sotterraneo della stazione di Cosenza.

            Per finire si potrebbe suggerire ai viaggiatori di usare le due scale mobili esistenti per salire e scendere dal sottopassaggio. Ma queste scale mobili sono ferme e sbarrate da tempo immemorabile, e probabilmente non hanno mai funzionato sin dal giorno dell’inaugurazione, oppure hanno funzionato solo quel giorno.

 

Elenco articoli

     Concettina

1   Addebiti Telecom

2   Prezzi con I.V.A.

3   Una nuova parabola

4   Trasporti ferroviari

5   Giustizia e potere politico

6   Sul cambio di moneta

7   Lavori pubblici

8   Gli aneddoti su Richelieu e
     i politici del tempo presente

9   Se Berlusconi diventa papa

10 Radio e televisione:
     due mondi che non si
     incontreranno mai





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