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Gli aneddoti di Richelieu e i politici del tempo peresente

Publicato su "La Voce del Savuto" di Giugno 2002

 

       Oggi vi voglio raccontare due aneddoti riguardanti il cardinale Richelieu, primo ministro del re di Francia Luigi XIII dal 1616 al 1642. L’opera intrapresa dal cardinale Richelieu, e poi continuata dal suo successore Mazzarino, tendeva a rafforzare la monarchia per costituire uno stato forte, di tipo moderno, e a togliere potere ai nobili, che ancora godevano di privilegi feudali di origine medievale.

            Uno degli atti del cardinale Richelieu fu una legge per la proibizione dei duelli, che prevedeva la pena di morte per chi vi avesse partecipato. I duelli spesso si concludevano con la morte di uno dei contendenti, e tra l’altro sottraevano al paese e all’esercito persone di valore.

Un gruppo di nobili, per sfidare il cardinale, decise di battersi. I partecipanti al duello vennero arrestati e condannati a morte. A noi sembrerà strano che si condannassero a morte delle persone che violavano una legge fatta per limitare il numero dei morti, ma allora era così.

           I nobili condannati si appellarono allora al re, per avere la grazia, e sminuire così indirettamente anche il prestigio del cardinale. Ed in effetti riuscirono a convincere il re.

           Quando il re si rivolse al cardinale Richelieu per comunicargli che aveva deciso di concedere la grazia, questi gli disse: “Maestà, voi potete scegliere: o tagliare la testa a questi nobili, oppure tagliare la testa alla legge”. E i nobili furono decapitati.

          L’altro aneddoto riguarda le signore della buona società parigina. Le nobildonne avevano preso l’abitudine di condurre personalmente, ed in modo spericolato, le carrozze, al posto dei cocchieri. Di conseguenza spesso travolgevano ed ammazzavano i passanti, ed essendo nobili, rimanevano pure impunite. Il cardinale Richelieu, vista la lista degli incidenti e dei morti, decise di porre rimedio a questo stato di cose. Ma siccome egli non era Berlusconi, e non era né Craxi, né Andreotti, né Forlani, ma era appunto, come dice il nome, il cardinale Richelieu, si rese conto che l’emanazione di una norma che semplicemente avesse proibito alle donne di guidare le carrozze avrebbe avuto l’effetto contrario.  Le signore della nobiltà non avrebbero perso l’occasione per sfidare l’autorità del cardinale, ed il numero di passanti uccisi dalle carrozze sarebbe ulteriormente aumentato.

           Allora il Cardinale Richelieu fece un editto con cui si consentiva alle signore la guida delle carrozze, purché avessero compiuto l’età di quarant’anni. Istantaneamente le donne smisero di guidare carrozze.

 

 

Elenco articoli

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2   Prezzi con I.V.A.

3   Una nuova parabola

4   Trasporti ferroviari

5   Giustizia e potere politico

6   Sul cambio di moneta

7   Lavori pubblici

8   Gli aneddoti su Richelieu e
     i politici del tempo presente

9   Se Berlusconi diventa papa

10 Radio e televisione:
     due mondi che non si
     incontreranno mai





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